mar 16, 2012

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Domani, sabato 17/3, ore 12 in Prefettura a Modena

Domani alle ore 12, una delegazione della nostra Sezione, composta dal Presidente, Alfiere con Labaro  e due paracadutisti, sarà ricevuta in Prefettura a Modena, per la consegna delle missive, come indicato dalla nostra Presidenza Nazionale. La stampa locale è stata invitata.

Lettera ai Marò

Lettera_prof_Monti

Al pomeriggio alle ore 16, nei locali della Sezione , avrà luogo come previsto l’ultima lezione teorica del 1° Corso di Tiro .

Si pregano gli interessati , di non mancare.


Storia del nastro giallo

I primi esempi sarebbero stati rinvenuti a Pompei. L’usanza di legare un nastro giallo intorno ad un albero per simboleggiare l’attesa di un amore partito, risale ai tempi di Nerone. C’è addirittura un affresco in una villa pompeiana che rappresenta un uomo in piedi vicino ad un albero intorno al quale è avvolto un nastro giallo. Lo riporta un documentario sulla città romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C, uscito nel 2011. 

UNA CANZONE POPOLARE

Nelle forze armate degli Stati Uniti, il simbolo del nastro giallo è utilizzato in una popolare canzone. La prima versione coperta da diritto d’autore fu quella del 1917 di George A. Norton, che la intitolò Round Her Neck She Wears a Yeller Ribbon (For Her Lover Who Is Far, Far Away) (“Lei porta un nastro giallo intorno al collo per il suo innamorato che è assai lontano”).

CONFLITTI IN MEDIO ORIENTE

Un nastro giallo fu sventolato nel 1979 da Penne Laingen quando suo marito, il diplomatico statunitense Bruce, era tenuto prigioniero durante la crisi degli ostaggi in Iran; tra i primi “nastri gialli” moderni. Durante la crisi degli ostaggi in Iran, il nastro giallo fu utilizzato come simbolo di sostegno per gli ostaggi trattenuti nell’ambasciata USA a Teheran. Questo simbolismo iniziò nel dicembre 1979, quando Penelope Laingen, moglie del funzionario degli esteri più anziano tenuto in ostaggio, legò un nastro giallo intorno ad un albero nel prato della sua casa nel Maryland. Il nastro simboleggiava in primo luogo la determinazione del popolo americano ad ottenere il rilascio degli ostaggi sani e salvi, e fu mostrato con grande risalto nelle celebrazioni per il loro ritorno a casa nel gennaio 1981. Il nastro giallo conobbe una rinnovata popolarità negli Stati Uniti durante la Guerra del Golfo nei primi anni 1990. Apparve insieme allo slogan “Sostieni le nostre truppe” (Support our troops), sotto forma di nastri gialli legati agli alberi, ed in innumerevoli altri contesti. Spesso aveva l’idea implicita di sostenere gli stessi schieramenti delle truppe di Desert Shield e Desert Storm e/o la lealtà al Presidente George Bush, e pertanto divenne alquanto politicizzato. Comparve ancora durante l’invasione dell’Iraq del 2003 con significati analoghi, principalmente sotto forma di un nastro giallo stampato su magneti ed esposti sulle automobili.