lug 25, 2012

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L’Emilia del Paracadutista Andrea Rocca

 

da “La Stella d’Italia News”   Stella d’Italia

24 luglio 2012: FONTE-Andrea Rocca- In Emilia si sono placate le scosse relative allo sciame sismico, ma non si placano ancora le esigenze della popolazione che deve sopportare non solo le temperature estive in qualche caso elevate, ma anche le circostanze sfavorevoli generate da una seria e preoccupante mancanza di aiuti economici tali da restituire una sorta di fiducia per la ripresa delle attività.

Da Comune a Comune si registrano e si evidenziano innalzameeti della presenza nelle tendopoli di extracomunitari, di gran lunga superiori a coloro che sono censiti come residenti. All’interno dei campi stessi gli ospiti sono in gran parte stranieri, mentre gli Italiani, e in particolare coloro che hanno ancora l’abitazione agibile, rientrano se con una certa paura nelle proprie case. Per gli ospiti delle tendopoli pranzo e cena sono assicurati dalla Protezione Civile. Si percepisce che la stanchezza sia ormai diffusa, alla quale si aggiunge spesso una convivenza forzata, e quei campi sorti spontaneamente e autogestiti, spesso necessitano di aiuti che non arrivano, e in particolare, nelle periferie, i cascinali danneggiati sono davvero molti, e chi li abita, ovvero gli agricoltori, sono in molti casi  impossibilitati ad  abbandonare i loro terreni e gli mali ricoverati nelle stalle, con i mezzi d’opera talvolta sepolti  dalle coperture divelte dalle onde sismiche.

I paracadutisti in congedo dell’Associazione ANPd’I di Carpi, fin dalle prime ore si è messa a disposizione delle Forze Dell’Ordine intervenute e non hanno mai mollato. In questi due mesi il loro servizio si è diversificato in vari modi: dal Presidio presso il COC del Comune di Carpi, alla vigilanza nelle zone rosse del Comune di Soliera, per passare poi dal presidio dell’Ospedale di Carpi, seriamente danneggiato al recupero dei beni nelle abitazioni sinistrate, in collaborazione dei VV FF. Ma non è tutto, sempre pronti ad individuare le criticità, hanno in questi mesi dovuto far fronte a tutte quelle difficoltà che la loro città continua a subire e contemporaneamente, i Paracadutisti in congedo, hanno messo a disposizione il loro tempo per adoperarsi in mille modi e costantemente alla soluzione di varie problematiche. A questi esemplari ragazzi con Basco Amranto si sono affiancati altri ex Parà provenienti da altre Regioni, che a turno si sono trasferiti in zona regalando i loro giorni di ferie per mettere a frutto quella assoluta  fratellanza che li legava ieri durante il periodo della leva e che ancora è viva e vigorosa nella avversità della sorte.

Va detto che la risposta dei cittadini nonostante le circostanze, si è dimostrata fondamentale. infatti, le fatiche spesso notevoli, sono state diluite dal riconoscimento continuo e costante delle persone, che in moltissime occasioni hanno manifestato l’apprezzamento del vedersi assistiti da quei ragazzi, portatori di pesanti scarponi, impacchettati nella divisa vegetata sotto il sole o nelle vie transennate, durante la notte, sempre sorridenti, gentili e soprattutto a disposizione con umiltà e pazienza.

L’ANPd’I di Carpi, ha riscosso fino ad ora, non solo il plauso delle Istituzioni ma anche l’aiuto materiale offerto dal Comune nell’impiego di alcuni mezzi utili e indispensabili a fornire acqua e derrate alimentari a coloro che dispersi nelle campagne, sarebbero stati difficilmente raggiugibili e gestibili sotto il profilo dell’emergenza. Si contano oltre 50 nuclei sparsi in vari comuni e nel comprensorio ove il danno alle strutture urbane è maggiore e profondo.

L’evoluzione della situazione è un continuo divenire, lontano comunque dalla speranza di normalità, quella che al momento sarebbe auspicabile, il lavoro continua e la fatica ormai è un grosso cumulo, forse più grande delle stesse macerie che ogni terremoto lascia al suo passaggio.

I ragazzi della FOLGORE, stanno portando avanti col silenzio  e la serenità di chi è forte, un lavoro immenso. L’approvvigionamento di acqua è stato in qualche momento problematico, e sul finire della scorsa settimana, il Capitano Paracadutista Migliavacca, figlio di un reduce di El Alamein, presente presso la tendopoli dell’EI SMOM Cisom, nelle vicinanze di Carpi, dopo averci invitato a presenziare la cerimonia quotidiana dell’Alzabandiera, ha provveduto a fornirci un pallet di acqua minerale. Tale dono, oltre ad essere stato immensamente prezioso al momento, ha consentito a bambini ed anziani, di non rimanere a secco generando una serie di problemi anche di ordine sanitario. Al Capitano Migliavacca, non credo sia sufficiente dire semplicemente grazie, sarebbe opportuno e meritato un riconoscimento più ampio, degno di quelle parole che accompagnano gesti e scelte troppo spesso lasciati lontano dalle pagine dei giornali, per lasciare posto a polemiche e denigrazioni che ormai fasciano questa logora ma indomita ITALIA, ancora capace di produrre valori e piccoli grandi eroi!!!!
Andrea Rocca